MANUTENZIONE DEI BALCONI IN UN CONDOMINIO: CHI PAGA LE SPESE?
by immobiliarerivieradeicedri on 4 Gennaio 2020
In un condominio, ogni appartamento è diverso. A variare sono innanzitutto le dimensioni, espresse in millesimi di proprietà, ma anche la presenza o meno di balconi. Questi ultimi sono spazi complessi da inserire in una categoria specifica perché, se è vero che gli altri condòmini non possono usufruirne, è altrettanto corretto notare come essi appartengano agli esterni dell’edificio e possano dunque costituirne un elemento decorativo. A questo punto dunque la domanda è: in caso di lavori di manutenzione, come vengono ripartite le spese?
La questione è stata sollevata davanti al Tribunale di Roma da una donna, proprietaria di un’abitazione senza balconi, che ha richiesto l’annullamento di alcune delibere condominiali in cui si prevedeva che i costi per la ristrutturazione di alcuni di questi spazi fossero suddivisi tra tutti i residenti.
Con una sentenza pubblicata l’8 ottobre 2019, il Palazzo di Giustizia della Capitale ha posto fine alla diatriba: a questi tipi di oneri non sono tenuti a partecipare quei condòmini che non posseggono balconi, a meno che i lavori non siano indirizzati a rivestimenti esterni, collocati nella parte frontale o inferiore, che contribuiscono all’estetica di tutto l’edificio. Ci si riferisce cioè a elementi decorativi come fregi o altri oggetti ornamentali, al di là delle più anonime balaustre e ringhiere, presenti soprattutto per questioni di sicurezza.
Non si tratta dunque di beni comuni, ma di proprietà esclusive di chi ha acquistato il singolo appartamento. Costituiscono infatti un prolungamento delle unità immobiliari e non hanno alcun ruolo né di divisore tra i piani, né di copertura del piano inferiore. Sono, in poche parole, autonomi e indipendenti rispetto al resto dell’edificio e utilizzabili solo da chi abita in quella specifica abitazione. Sarà quindi il singolo proprietario a doversi occupare delle spese di manutenzione di questi spazi.
di Giulia Dallagiovanna
